Fondata
da Chino Hiroshi nel settembre 1948, trasferisce la sede centrale
nella città di Suwa, Prefettura di Nagano nel 1954. Era
originariamente conosciuta come Sanshin
Seisakusho e, nel
1956, inizia la produzione di obiettivi cinematografici da 8 mm. L’
anno successivo sviluppa e produce il primo obiettivo zoom
da
8 mm al mondo.
Il suo nome è stato cambiato prima nel 1962
in Sanshin
Optics Industrial Co. Ltd, e,
successivamente nel 1973, in Chinon
Industries, Inc. In
passato ha prodotto anche cineprese e proiettori cinematografici per
il passo ridotto. Chinon era una delle tante marche giapponesi e
vendeva un bel po' delle sue macchine fotografiche in tutto il mondo.
Durante l’arco della sua vita ha prodotto più o meno ufficialmente
apparecchiature anche per molti altri marchi.
Nel 1967 inizia
la produzione di fotocamere da 35 mm: la
prima reflex è stata la Prinzflex
TTL seguita
nel 1970 dalla Chinonflex
TTL. Utilizza
obiettivi con attacco filettato M42 e otturatore sul piano focale con
scorrimento verticale fino a 1/1000 sec. Una rientranza nella parte
anteriore del pentaprisma consente di applicare targhette alternative
e la stessa fotocamera è ribattezzata da Foto-Quelle come Revueflex
1000S TTL o Revue Superflex TTL. Anche la Ricoh Singlex TLS è
identica a questo modello (perfino alcune immagini dei libretti d’uso
sono condivise). Una fotocamera che a sua volta è apparsa con altri
nomi.
Poi, dal 1973 le sue fotocamere hanno sempre portato il
marchio Chinon con i modelli CE, CX, CM, CP, ecc.
REFLEX CAPOSTIPITE
La
reflex capostipite di casa Chinon è la M-1,
nata nel 1972, a cui segue, tre anni dopo, la Chinon
CM che
si distingue per l'esposimetro con lettura semispot mentre la Chinon
CM-3 del
1979 presenta caratteristiche analoghe alla CM con l'aggiunta delle
indicazioni esposimetriche a led anziché a galvanometro. Il 1980 è
l'anno della Chinon
CM-4 che,
meno di un anno dopo, viene rimpiazzata dalla Chinon
CM-4s,
che si distingue per la presenza dell'autoscatto. Nel 1982 è la
volta della Chinon
CM-5 e
infine, nel 1987, della Chinon
CM-7,
che conclude questa fortunata serie di fotocamere meccaniche
manuali.
Non si hanno notizie sia della Chinon CM-2 che della
CM-6, forse mai prodotte.
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1967 Prinzflex TTL
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1970 Chinonflex
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1974 Chinon CE Memotron
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1975 Chinon CX
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1979 Chinon SLR
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1974 Chinon Dart
|
Nel
1974 viene presentata la Chinon
CE Memotron;
è un modello avanzato, tra le poche fotocamere che accettano
obiettivi a vite da 42 mm e offrono l'esposizione automatica a
priorità dei diaframmi; premendo il pulsante di scatto a metà si
arresta l'obiettivo e si attiva un ago nel mirino che indica quale
velocità dell'otturatore risulterà.
Il
"Memotron" si riferisce a una funzione di blocco AE,
utilizzata premendo un pulsante sul lato dell'innesto
dell'obiettivo. L'otturatore
funziona in modo continuo in modalità automatica su un intervallo da
1/2000 a 2 secondi, oppure è possibile selezionare manualmente il
tempo di scatto.
Senza l'alimentazione della batteria all'ossido
d'argento da 6 volt, il CE Memotron può attivare il suo otturatore
solo alla velocità "X" di 1/100 di secondo. |
Sempre
lo stesso anno, viene prodotta la prima cinepresa
da 8 mm con
registrazione simultanea del suono e, nel 1979, inizia la produzione di
obiettivi per videocamere.
Nel 1975, introdotta la fotocamera Chinon CX obiettivi a vite da 42 mm ed dotato di un pulsante di controllo della batteria con una spia sopra l'oculare del mirino rotondo. Il Chinon CX è stato venduto negli Stati Uniti da GAF come L-CX e da Foto-Quelle come Revueflex 2000 CL (cromo) e Revueflex 3000 SL (nero).
Poi anche nel 1976 Chinon CE 2 Memotron, nel 1977 Chinon CE 3 e, nel 1979, Chinon CE 4 più Chinon SLR ed è sono molto simili.
Le Chinon
CA-4 del
1980 e Chinon
CA-4s del
1981 sono fotocamere molto simili, ma il modello S utilizza un
autoscatto meccanico. Entrambe utilizzano un otturatore
elettromagnetico sul piano focale Seiko con velocità continue da 1 a
1/1000 sec.
Il sistema di misurazione è un sistema a
ponderazione centrale TTL in grado di utilizzare pellicole da 25 a
3200 ASA. Il trasporto della pellicola utilizza una leva di
avanzamento a corsa singola e il riavvolgimento avviene con una
manovella pieghevole; il pulsante di rilascio è sulla base. |
1980 Chinon CA-4
|
1981 Chinon CA-4s
|
La
fotocamera è alimentata, insolitamente, da tre batterie SR44: c'è
un controllo delle batterie ma nel caso in cui si siano scaricate
l'otturatore funzionerà comunque a 1/100 di secondo.
1980 Chinon CM-4
|
1981 Chinon CM-4s
|
Sempre
nel 1980 viene immessa sul mercato la Chinon
CM-4 e
l’anno successivo la Chinon
CM-4s,
una leggera variante della CM-4; è piuttosto squadrata e
i comandi sono ridotti all'essenziale, dato l'esiguo numero di
funzioni dell'apparecchio. Sulla parte superiore destra abbiamo il
contafotogrammi, la leva di carica, il pulsante di scatto e la ghiera
dei tempi, che serve anche per impostare la sensibilità. La leva di
carica ha una forma anatomica e premendo leggermente il pulsante di
scatto si attiva il circuito dell'esposimetro per circa 12 secondi.
|
La
ghiera per impostare i tempi di posa è piuttosto piccola e dotata di
fermi a scatto abbastanza rigidi. Si tratta di un apparecchio
semplice ma interessante, non ha nulla da invidiare a macchine
dal nome di maggior richiamo e dalle quotazioni molto più elevate.
CURIOSITA': ALTRI MARCHI
Chinon
è stato probabilmente il secondo più grande produttore per altri
marchi, dopo Cosina.
Chinon
era un produttore indipendente di ottiche e fotocamere che dal 1948
ha venduto sia le sue fotocamere da 35 mm che altre con etichette di
altri marchi. Tra i marchi che ha realizzato c'erano GAF, Revue,
Argus, Prinz, più alcuni modelli per Ricoh e altri per Alpa! Per es.
per la tedesca Foto-Quelle , ha prodotto la Chinon CA-4 come
Revueflex ACX, la CA-4s come Revue AX3. E la lista è
probabilmente molto più lunga! |
1981 Chinon Bellami
|
Nel
1981, è il primo produttore a sviluppare un sistema di messa a
fuoco automatica nel vicino infrarosso. Sempre
nello stesso anno presenta la compatta Chinon
Bellami,
caratterizzata da un esclusivo design simile alle Minox
ma
con apertura ad ante laterali anziché tipo ponte levatoio.
Le
caratteristiche: mirino luminoso con ingrandimento 0,5x e avanzamento
manuale della pellicola, corpo in plastica, obiettivo f=35mm 1:2.8
Chinonex Color (4 elementi, 3 gruppi), distanza minima di messa a
fuoco 1 m, otturatore elettronico con Seiko Program EE, 1/8s -
1/1000s, pellicola ISO 25 - 400, dimensioni 105x63x33 mm e peso 220
g. Accessorio un flash Chinon Auto S120. |
Nel
1982 inizia a produrre la Chinon
CG-5, automatica
con priorità dei diaframmi e con la possibilità di lavorare in
manuale che deriva in parte della CE-4S. La fotocamera ha la
particolarità di poter utilizzare gli obiettivi e gli zoom 35-70 mm
f/3.5: nel mirino apparirà un LED verde che indica la
raggiunta messa a fuoco.
Sempre lo stesso anno presenta
la Chinon
CE-5; è
molto simile per caratteristiche tecniche alla CG-5 con la differenza
che raggiunge il 1/2000 di secondo, visibile nel mirino. In questo
caso l'accensione nel mirino del LED verde indicherà la corretta
messa a fuoco assistita da un motore interno agli obiettivi che si
incarica di ruotare la relativa ghiera. L'esposizione è automatica
con priorità dei diaframmi e con possibilità di lavorare in
manuale. L'autoscatto è di tipo elettronico con ritardo di 5 o 10
secondi e con avvisatore acustico e visivo tramite LED. Il dorso è
di tipo intercambiabile.
Nel
1983 viene prodotta la prima fotocamera a doppia programmazione al
mondo, la Chinon
CP-5 Twin Program ha
sia la priorità di diaframma che di otturatore oltre
all’esposizione manuale. Si possono utilizzare gli obiettivi
AF.
Viene presentata anche la Chinon
DSL ma
è in pratica come la CM-4s del 1981. Negli Stati Uniti
sono state vendute da Sears due
fotocamere, la Sears
KSX-P e
la K-Mart copie
della Chinon
DP-5 cromata.
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1982 Chinon CG-5
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1982 Chinon CE-5
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1983 Chinon CP-5
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1986 Chinon CP-X
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1986 Chinon CP-7m
|
Nel
1985 la Chinon inizia a produrre fotocamere 35 mm per Eastman Kodak
Company su base OEM.
Poi,
nel 1986, produce la Chinon
CP-X,
dotata di un sistema di misurazione TTL a piena apertura con
ponderazione centrale e con una gamma da 1 a 19 EV a (ASA 100);
accetta obiettivi con attacco K. Ha un otturatore elettromagnetico
sul piano focale con velocità da 8 secondi a 1/1000 nelle modalità
di esposizione automatica. La sincronizzazione del flash è a 1/100
di secondo. L'autoscatto è elettronico con un ritardo di circa 10
sec. con un LED lampeggiante. Il mirino utilizza uno stigmometro ad
immagine divisa e un collare di microprismi per facilitare la messa a
fuoco. La CP-X utilizza quattro batterie SR44 da 1,5 V montate
nell'area dell'impugnatura.
Sempre
lo stesso anno, viene commercializzata la Chinon
CP-7m; è
piuttosto piccola per essere un apparecchio motorizzato. La
caratteristica, però, che contraddistingue in maniera singolare
questa reflex è un autoscatto con un ritardo fino a 90 minuti:
dispositivo davvero inusuale nelle attuali fotocamere. Questo, grazie
al motore incorporato, che consente lo scatto continuo e con
l'ausilio di un semplice cavetto di scatto con blocco a vite, offre
la possibilità di programmare una serie di fotografie a scatti
intervallati da 0 a 90 minuti. Oltre a ben tre possibilità diverse
di programmazione, ha un correttore di esposizione (per l'automatismo
a priorità dei diaframmi) di più o meno 4 stop, ma solo con
pellicole dotate di codice DX. La
fotocamera sembra essere stata offerta solo in una finitura grigio
canna di fucile su plastica nera.
CURIOSITA': CHINON SPLASH
Alla
Photokina del 1986 viene presentata la Chinon
Splash GX,
una compatta 35mm resistente all'acqua ed alla sabbia (Splash =
Sguazzare) che la fanno sembrare una fotocamera subacquea. Ha il
fuoco fisso con obiettivo 35 mm f/4.5 e una singola velocità
meccanica dell'otturatore pari a 1/125 di secondo, ed
è stato costruito attorno allo stesso corpo, ma con messa a fuoco
fissa anziché autofocus mentre il suo aspetto, con anelli di tenuta
in gomma attorno all'obiettivo e allo sportello della pellicola.
Nel
1988 è la volta della Chinon
Splash AF; è
una autofocus compatta, sempre resistente alle intemperie. La
mancanza di tempi di posa lunghi e flash debole la rende inadatta per
l'uso in condizioni di scarsa illuminazione. |
1986 Splash GX
|
La Splash
AF 2 è
esattamente la stessa fotocamera, solo nera invece che grigia, e
con una barriera trasparente all'acqua dell'otturatore dietro
l'otturatore. Foto-Quelle (Germany)
ha venduto la Splash
AF come Revue
AW600. |
L’anno successivo
viene introdotta la Chinon
CP-9 AF Multi Program; utilizza
molte soluzioni già sperimentate nella CP7, rispetto alla quale
pero' è dotata di autofocus e molto più sofisticata. Per
questo ne rappresenta un pò una sorella maggiore.
Esteticamente
si assomigliano parecchio, anche se la più giovane è completamente
nera, a differenza dell'altra che invece è grigia.
1987 Chinon CM-7
|
La
carrozzeria è completamente di plastica ed ha un motore
nel suo interno che provvede sia a far avanzare il film che a
ricaricare l'otturatore dopo ogni scatto: si tratta di un motore
decisamente veloce, che permette di scegliere fra la cadenza di
ripresa di un fotogramma alla volta e la sequenza al ritmo di 2,5
fotogrammi al secondo.
Questo
modello ha l'attacco Pentax ed è compatibile con gli obiettivi
Pentax K e RK (Ricoh), sebbene con alcune restrizioni sulla modalità
programma AE. Può
essere alimentata indifferentemente con una sola pila al litio da 6
volt oppure con quattro pile a stilo da 1,5 volt.
|
1988 Chinon CP-9 AF MultiProgram
|
La produzione della reflex terminò intorno al 1989.
STILE DELLE BRIDGE
Alla
fine degli anni ’80 viene presentata la Chinon
Genesis,
un nuovo tipo di fotocamera a metà strada tra una reflex
tradizionale con zoom e una grossa compatta autofocus, presto imitata
dalle altre marche creando una nuova nicchia di mercato, le cosidette
“Bridge” (Bridge=Ponte). Vediamo quindi sul mercato la Yashica
Samurai, la Ricoh Mirai, la Canon Epoca (commercializzata anche come
Photura o Autoboy Jet), ecc.
Innanzitutto la forma: è
verticale e assomiglia più a una cinepresa che a una reflex: Anche i
fotogrammi sono disposti proprio come nel cinema, dato che misurano
18x24 mm, metà del formato tradizionale. Poi l'obiettivo: si
tratta di uno zoom grandangolare-tele che non può essere sostituito.
E' fisso e integrato all'interno del corpo macchina, dal quale sporge
solo focheggiando alla distanza minima di messa a fuoco. La
zoomata viene comandata da un paio di pulsanti, proprio come
nelle cineprese video. La messa a fuoco è automatica,
l'avanzamento della pellicola motorizzato, l'esposizione programmata.
A tutto questo si aggiunge il flash incorporato e, dulcis in fundo,
il dorso datario.
Insomma più che di una fotocamera reflex,
intesa nel senso comune del termine, si tratta di un
apparecchio di una generazione nuova, che si colloca a metà
strada con le compatte.
La serie Genesis ha subito quattro revisioni del modello durante la sua storia di produzione, a partire
dal 1988 e fino ai primi anni '90.
- Chinon
Genesis (GS-7)=
l'originale Genesis ha introdotto il concetto di "reflex con
obiettivo zoom", una fotocamera con una vera visione SLR ma un
obiettivo zoom non rimovibile che copre le situazioni più tipiche.
Nel caso di Chinon, si tratta di un obiettivo da 35-80 mm (f/4.1–6.4)
di 8 elementi in 7 gruppi, con una leva dello zoom manuale.
L'obiettivo utilizza l'autofocus attivo a infrarossi (utile in
condizioni di scarsa illuminazione) e ha un modesto intervallo
"macro" di messa a fuoco manuale fino a 0,5 m (20").
- Chinon
Genesi II (GS-8)=
questo è un aggiornamento del GS-7. Il suo interruttore di
accensione è stato spostato dalla copertura del flash. Il suo flash
è in una posizione più alta rispetto a quella del GS-7.
- Chinon
Genesi III (GS-9)=
con questo modello viene modificato lo stile del corpo, meno
squadrato e più levigato. Anche la gamma dell'obiettivo zoom viene
leggermente estesa verso l'estremità del teleobiettivo, ora 38-110
mm (f/4.4–5.6) e lo zoom viene azionato tramite motore anziché
leva manuale. Anche la messa a fuoco è stata migliorata, con
l'aggiunta dell'autofocus passivo al sistema di messa a fuoco a raggi
infrarossi attivi. La modalità standard di questa fotocamera è la
"composizione zoom standard". Questa caratteristica
significa che la lunghezza focale viene scelta automaticamente dalla
fotocamera.
- Chinon
Genesi IV=
ha ulteriormente esteso la gamma dello zoom integrato,
a 38–135 mm (f/4.0–5.6), cresciuto fino a 13 elementi in 10
gruppi.
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1988 Genesis GS-7
|
1989 Genesis II
|
1990 Genesis III
|
1991 Genesis IV
|
Nel
1993, inizia a fornire a Kodak fotocamere digitali e, nel
1997, la Kodak ne acquista la maggioranza delle azioni,
trasformandola in una propria società controllata. L'acquisizione
totale da parte di Kodak avviene nel gennaio 2004 ed ora è di
proprietà di Kodak
Japan Limited, la
società figlia giapponese di Eastman Kodak Co. Entrata a far parte
della rete globale del Gruppo Kodak, la nuova Chinon Industries Inc.
si specializza
in pellicole per display ottici per dispositivi di visualizzazione
elettronica e come "Kodak
Digital Product Center, Japan Ltd": vende
fotocamere digitali a Kodak e fornisce assistenza a Kodak Electronic
Products (Shanghai), il produttore delle sue fotocamere. Come
parte della rete globale del Gruppo Kodak, la nuova Chinon
Industries Inc. si
concentra sulla compressione delle immagini e altre tecnologie di
imaging, sulla progettazione e lo sviluppo di fotocamere
digitali.
Quando
nel 2012, Kodak entra in amministrazione controllata e fallisce,
abbandona il mercato della fotografia. La Chinon Industries Inc.
abbandona anche lei il mercato delle fotocamere e rimane
specializzata in pellicole per display ottici per dispositivi di
visualizzazione elettronica.
Tabelle Chinon
modello |
da
|
a
|
libro |
note |
Prinzflex TTL |
1967
|
|
|
reflex |
Chinonflex |
1970
|
|
|
reflex |
Chinon M 1 |
1973
|
|
|
|
Chinon CE Memotron |
1974
|
1976
|
|
|
Chinon CX |
1975
|
|
|
|
Chinon CE 2 Memotron |
1976
|
|
* |
|
Chinon CE 3 Memotron |
1977
|
1979
|
* |
|
chinon L-CS |
1976
|
|
|
|
chinon CX II |
1976
|
|
|
|
Chinon CM 3 |
1978
|
1979
|
* |
|
Chinon CE 4 |
1979
|
1981
|
* |
|
Chinon CA 4 |
1980
|
1981
|
|
|
Chinon SLR |
1979
|
|
|
forse Cosina |
Chinon CM 4 |
1980
|
1981
|
* |
|
Chinon CS 4 |
1980
|
|
* |
|
Chinon CA 4 S |
1981
|
|
|
|
Chinon CE 4 S |
1981
|
|
* |
|
|
modello |
da
|
a |
libro |
note |
Chinon CM 4 S |
1981
|
|
* |
|
Chinon CE 5 |
1982
|
|
|
|
Chinon CG 5 |
1982
|
|
* |
|
Chinon CM 5 |
1983
|
|
* |
|
chinon DP5 Double |
1983
|
|
|
|
Chinon DSL |
1983
|
|
|
|
Chinon CP 5 Twin progr |
1984
|
|
* |
|
Chinon CP 6 Spot |
1985
|
|
* |
|
Chinon CP 7 M multi |
1986
|
|
* |
|
Chinon CPX Progr |
1986
|
|
* |
|
Chinon CM 7 |
1987
|
|
* |
|
Chinon CP 9 AF |
1988
|
|
* |
|
Chinon Splash AF |
1988
|
|
|
compatta |
Chinon Genesis |
1988
|
|
|
bridge |
Chinon Genesis II |
1989
|
|
|
" |
Chinon Genesis III |
1990
|
|
|
" |
cessata produzione |
1997
|
|
|
Kodak |
|
|
|