EDIXA fu fondato nel 1920 dal produttore di macchine fotografiche tedesco-occidentale Wirgin, con sede a Wiesbaden, Germania.
Chi era Wirgin? Era una ditta di quattro fratelli: Wolf, Joseph, Heinrich e Max Wirgin ed erano originari della Polonia. |
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Negli anni venti avevano avviato una fabbrica di macchine fotografiche e avevano prodotto fotocamere pieghevoli chiamate Wirgin Auta oppure GEWIR, derivata quasi certamente da GEbr. WIRgin. A seconda della fascia di prezzo erano dotate di otturatori Compur o Prontor e di obiettivi Steinheil o Schneider. Esisteva una piccola macchina fotografica in
metallo per pellicole 127, si chiamava Gewirette, mentre per le
biottiche produceva la Wirgin Reflex, formato 120, più simile a una
Voigtlander Brillant che a una Rollei biottica.
I fratelli Wirgin, ebrei,
furono esposti nella Germania nazista a crescenti minacce, dispute e
persecuzioni e quindi emigrarono nel 1938. Heinrich Wirgin proseguì
alla volta degli Stati Uniti e divenne Henry Wirgin.
Intanto l'azienda era stata confiscata e dopo alcune trattative con le
autorità era stata acquistata dal Dr. C. Schleussner specializzato
in pellicole, carta fotografica e prodotti chimici che la rinominò Adox. |
1933 Auta mod. A
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1934 Auta mod. B
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1935 Auta mod. C
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1937 Gewirette
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1938 Wirgin Reflex
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Henry Wirgin tornò dopo la guerra e
riconquistò la sua fabbrica Edixa e continuò la propria produzione di macchine
fotografiche utilizzando l'attrezzatura che era stata acquistata durante
l'acquisizione del 1938. Nel 1949, la Germania venne divisa in due stati
separati: la Repubblica Federale di Germania (Germania
Ovest o RFG) e la Repubblica Democratica Tedesca (Germania Est
o RDT) che avevano per confini le zone d'occupazione degli alleati occidentali
e sovietici: per fortuna la
fabbrica Wiesbaden era in Germania Ovest!
CAMERE & C.
La piccola macchina fotografica compatta Wirgin Edinex, anche
nota come Adox Adrette del
1949 fu ulteriormente sviluppata, ma Kodak manifestò
malcontento per quel nome, essendo troppo vicino a Retina, quindi
la fotocamera divenne Edixa.
Avevano realizzato una fotocamera reflex con il
nome di Komet nel 1953, ma dovettero ribattezzarla perché altri
rivendicavano il diritto a quel nome, divenne quindi Wirgin Edina,
piccola e più moderna rispetto alla Zeiss Contaflex. Gli anni '50
erano un periodo in cui si creava l'orgoglio per la qualità: la valigetta di
pelle, ad esempio, era cucita a mano. |
1960 - Henry Wirgin
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Henry Wirgin fu estremamente
fortunato ad aver alle proprie dipendenze un giovane e ingegnoso ingegnere
di precisione Heinz Waaske (vedi oltre). Wirgin riuscì ad attorniarsi, per il
nuovo progetto, di molti dei tecnici che provenivano da Ihagee a Dresda: uno di
questi tecnici era Otto Helfricht, che faceva parte del team che
negli anni Trenta aveva sviluppato il famoso Kine Exakta.
Il primo modello fu una fotocamera in miniatura, la
Wirgin Edixa 16.
C’era anche una richiesta di camere stereo:
Wirgin disse "aus eins mach zwei" (da uno fa due) e mise insieme due
piccole Edixa realizzando l'Edixa Stereo, che fu prodotta in tre
varianti: con un semplice mirino, con telemetro e, nel modello più costoso, sia
con telemetro che con esposimetro.
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1949 Wirgin Edinex-Edixa
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1952 Wirgin Edina I
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1953 Wirgin Edina II
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1955 Edixa stereo II
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1960 Wirgin Edixa 16 U
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La seconda reflex tedesca
West-German, la Wirgin Edixa Reflex del 1954, mostrava per la
prima volta al mondo la levetta a destra, un attacco a vite M42 e il blocco dei
prismi intercambiabile. I tempi di scatto erano compresi tra 1/25 e 1/500. Era
una fotocamera più moderna ma non aveva ancora il meccanismo automatico del
diaframma. Era dotata di un obiettivo Steinheil Cassar M 42.
Nel 1957 seguì la Edixa Reflex mod. B con un controllo di
apertura semiautomatico, prima di qualsiasi marca giapponese! Wirgin Edixa era
una macchina fotografica avanzata per il suo tempo e fu venduta in grandi
quantità. Con meccanismo a diaframma automatico interno sembrava una
fotocamera robusta, ma per scarsa qualità, non ci furono molte fotocamere
funzionanti. Fu anche realizzato un nuovo design del quadrante dell'otturatore,
che incorporava i tempi di otturazione più lenti.
Alla Wirgin hanno continuato a migliorare l'Edixa Reflex senza sviluppare nulla
di molto originale. Poi, nel 1960, ecco l’Edixa Reflex mod. C con
il misuratore di luce (realizzato da Metrawatt) e, nel 1963, la Edixa
Reflex mod. D con regolatore per autoscatto e tempi lunghi (max. 9
sec.). Apparvero anche le fotocamere Edixa Reflex CdS, con cella e misuratore diluce TTL. Con ogni piccola modifica veniva dato un nuovo nome a quella che era
fondamentalmente la stessa fotocamera.
Alla fine esisteva un
numero eccessivo di modelli e potrebbe esserci un po' di confusione
nell’individuare i diversi modelli Edixa Reflex.
PROBLEMI
Con il crescente interesse
per questo nuovo tipo di fotocamere, l'Edixa vendette bene in Europa
occidentale. Tuttavia, i marchi europei non seguirono i giapponesi nello
sviluppo tecnico durante gli anni '60-'70, per esempio Canon e Nikon, ed Edixa
incontrò crescenti problemi.
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1954 Edixa Reflex
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1958 Edixa standard
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1960 Edixa Reflex B
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1962 Edixa C/L
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1964 Edixa D
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Wirgin Edixa Reflex mod. C e dopo mod. D/L
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Dal 1958 circa Heinz Waaske
si concentrò su un progetto che sarebbe diventato una sensazione al Photokina
1960, l'Edixa Electronica. La fotocamera si distingueva per il suo
design aerodinamico e per il suo controllo automatico motorizzato
dell'esposizione, che con una pressione sul cosiddetto “Reglertaste” (tasto
regolatore) portava la ghiera dei diaframmi al valore corretto. Se non era
possibile ottenere un'esposizione corretta modificando solo l'apertura, il
sistema continuava a ruotare l'anello per la velocità dell'otturatore fino a
ottenere l'esposizione corretta. Anche se l'Edixa Electronica era dotata di un
otturatore a lamelle Synchro Compur, le lenti erano intercambiabili da 28 mm a
135 mm.
Nel
novembre 1962 Henry Wirgin acquistò la Franka
Kamerawerk .
I proprietari Hans Hirschmann e Georg Zettner perserò il controllo
della società ma rimasero in azienda. I punti salienti degli ultimi
anni di Franka furono le fotocamere per il formato 13x16 mm, vendute
come Franka
16, Alka
16
ed Edixa
16.
Nel 1966 la produzione della fabbrica fu interrotta e, nel 1967, le
macchine furono trasferite a Wiesbaden dove la maggior parte di esse
non venne più utilizzata. Solo la produzione dell'Edixa 16 proseguì
li per un breve periodo.
Nel 1965
nel nome fu incluso "MAT", che si riferiva allo specchio a ritorno
istantaneo che faceva tornare chiaro il mirino dopo
l'esposizione.
Più o meno nello stesso periodo, ecco Edixa Prismat: aveva un prisma permanente era dotato di un attacco a baionetta, che non ebbe successo e tornarono all'attacco a vite.
Seguì la Edixa-MAT Reflex: il corpo della
fotocamera era stato modernizzato dando una finitura nera alla scala del
contatore dell'esposizione, alla manopola della velocità dell'otturatore e alla
manopola del riavvolgimento. Dopo ecco le Edixa MAT mod. B, B-L, C-L e
D-L e, nel 1966, le Edixa Reflex B-E, C-E e D-E. Nel 1967
fu la volta delle Edixa Primaflex CdS, Primaflex 1000 e Edixa
Prismat TTL.
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1965 Edixa Mat Flex
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1967 Prismaflex 1000
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1967 Prismaflex CdS
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1968 Eletronica TL
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1968 Prismat LTL
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Però, nel 1968, Henry Wirgin gettò la spugna: avevano
sperimentato una Edixa Electronica TL completamente nuova con
un moderno design nero e una Edixa Prismat LTL ma l'elettronica dell’otturatore aveva dato
problemi.
Purtroppo l'Edixa subì un triste epilogo. Max Wirgin, che negli USA rappresentava sia
Edixa Reflex che altri marchi, durante il Photokina si precipitò da Henry
Wirgin gridando: “Sbarazzati di quella spazzatura. Rovina tutto!" (vedi
http://riess.fotohistoricum.dk/gewir.html). Tutto era perduto: i
giapponesi avevano fatto centro e avevano già rilasciato fotocamere
completamente automatiche. La produzione di Edixa fu interrotta dopo
che circa 4000 fotocamere erano arrivate sul mercato.
Il marchio Wirgin scomparve nel 1971
e, un anno più tardi, tutto era finito: Edixa GmbH chiuse.
Rimase il nome Edixa, ma
solo made in Japan: la produzione effettuata da Cosina. Nel 1974 fu immessa sul mercato la Edixa TL, con
sulla faccia anteriore il barilotto del vecchio Hi-Lite che permetteva sia di
regolare la sensibilità che di scegliere la velocità. Un ago era visibile nel
mirino e, dopo aver selezionato l'apertura, per una corretta esposizione, era
necessario posizionare l'ago al centro di due segni contrassegnati +/-. |
Edixa TL
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Edixa T500
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Edixa T1000
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Nel 1976 ecco le Edixa T500 e Edixa T1000 simili
alla Cosina CT1 (vedi ..../3-Schede.htm).
Il nostro personaggio principale è
diventato ormai un uomo molto anziano. Henry Wirgin è morto all'età di 91 anni
nel 1989 e ha trovato la sua ultima dimora accanto alla cara moglie Esther nel
cimitero di Wiesbaden.
Heinz Waaske (1924 – 1995) è stato un designer di macchine fotografiche tedesco, in particolare padre della Rollei 35.
Nato a Berlino, Heinz
Waaske iniziò la sua carriera come apprendista meccanico di precisione
alla Telefunken dove studiò dal 1939 al 1942. Aveva prestato
servizio nell'esercito tedesco durante la seconda guerra mondiale, gravemente
ferito e fatto prigioniero. Ha iniziato a progettare una fotocamera in miniatura
da 16 mm nel tempo libero e ne ha venduto il prototipo nel 1948 e,
dopo, ha disegnato anche la Edixa 16MB, un'alternativa più
economica alle costose fotocamere Rollei 35 compatte.
Poi è diventato capo
dell'officina prototipi della Edixa, progettista tecnico e infine capo
progettista, dall'Edixamat Reflex (1954) fino all'Edixa
Electronica: aveva capito che esisteva un mercato per piccole fotocamere
che avrebbero utilizzato pellicole 135 piuttosto che formati
ultraminiaturizzati.
Quando Waaske lasciò la Wirgin gli furono concessi i diritti dell’ultimo prototipo (che sarà poi la Rollei 35). E' morto nel 1995 a Braunschweig della Germania.
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Heinz nel 1950 e, dopo, nel 1975
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EDIXA - 1932/1976
1932 |
Wirgin Gewirette |
1953 |
Edixa II |
1963 |
Edixa-Mat Reflex mod. D |
1933 |
Wirgin Auta |
1953 |
Edixa II (model C) |
1965 |
Edixa Prismat |
1935 |
Wirgin Auta |
1953 |
Edixa II (model D) |
1965 |
Edixa-Mat Flex mod. B |
1935 |
Wirgin Baky |
1954 |
Edixa Stereo I |
1965 |
Edixa-Mat Flex mod. B-L |
1935 |
Wirgin Spidex |
1954 |
Edixa Reflex mod.A |
1965 |
Edixa-Mat Reflex mod. C-L |
1935 |
Wirgin Spidex A |
1955 |
Edixa I |
1965 |
Edixa-Mat Reflex mod. D-L |
1935 |
Wirgin Spidex de Luxe |
1955 |
Edixa Stereo II |
1966 |
Edixa Prismaflex |
1937 |
Wirgin Midget Marvel |
1956 |
Edixa |
1966 |
Edixa Prismaflex TTL |
1938 |
Wirgin Reflex |
1956 |
Edixa II-L |
1966 |
Edixa-Flex Kadett |
1939 |
Wirgin Presto |
1956 |
Edixa Reflex mod.B |
1966 |
Edixa-Mat Reflex mod. C-E |
1940 |
Wirgin Reflex |
1958 |
Edixa Standard |
1966 |
Edixa-Mat Reflex mod. D-E |
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1960 |
Edixa 16 |
1967 |
Edixa Prismaflex CdS |
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SECONDA GUERRA |
1960 |
Edixa-Mat Reflex mod. B |
1967 |
Edixa Prismat TTL |
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1961 |
Edixa-Mat Reflex mod. C |
1968 |
Edixa Prismaflex LTL |
1949 |
Edinex |
1962 |
Edixa 16 U |
1968 |
Edixa Prismat LTL |
1949 |
Auta |
1962 |
Edixa 16M |
1968 |
Edixa Electronica TL |
1951 |
Edinex II |
1963 |
Edixa Kadett |
1974 |
Edixa TL (Cosina) |
1952 |
Edina I |
1963 |
Edixa-Flex |
1976 |
Edixa T1000 (Cosina) |
1952 |
Edinex III-S |
1963 |
Edixa-mat Kadett |
1976 |
Edixa T500 (Cosina) |
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